Non solo gare alla RomeCup2011

Si sono conclusi con grande soddisfazione di studenti, docenti, organizzatori e pubblico i tre giorni della RomeCup, le manifestazione di robotica  organizzata a Roma dal 14 al 16 di marzo dalla Fondazione Mondo Digitale. Oltre alle gare tra i numerosi team presenti, la tre giorni romana è stata anche un’occasione per sottolineare l’importanza della robotica quale strumento di grande valenza educativa in tutti gli stadi della carriera scolastica, dalla scuola elementare all’università.
La coincidenza con i 150 anni dell’Unità d’Italia è stata celebrata dai bambini di Eboli che hanno festeggiato l’anniversario con 16 robot ballerini: c’era un’orchestra completa, con direttore, archi e percussioni, e i ballerini con costumi d’epoca che danzavano al ritmo delle musiche di allora. Tra i laboratori proposti, i workshop e le gare, sono state oltre 3 mila le persone coinvolte nella manifestazione nell’ambito della quale è stato stipulato un Protocollo d’Intesa tra le realtà che rappresentano tutte le aree della filiera robotica in Italia, dalle scuole ai centri di ricerca, dalle istituzioni pubbliche alle aziende private; scopo del Protocollo è quello di favorire un sistema formativo integrato capace di costruire conoscenze e competenze lungo tutto l’arco della vita, grazie all’uso della robotica e attraverso un sistema di governo e programmazione dell’offerta formativa, di ricerca e diffusione nell’ambito dei territori.

I numeri finali della manifestazione dimostrano quanto questo sforzo stia iniziando a dare i suoi frutti:
•  2.000 gli studenti che hanno partecipato ai laboratori;
• 14 i laboratori didattici attivati per le diversa età, da 6 a 18 anni, e i vari indirizzi di istruzione;
• 250 i docenti coinvolti;
• 437 gli studenti che hanno seguito il laboratorio SIM 3D-Lite;
• 100 gli studenti di 7 scuole superiori che si sono occupati dell’accoglienza;
• 36 i primi firmatari dell’accordo di rete;
• 200 i progettisti dei 50 team in gara (studenti delle scuole);
• 6 le squadre universitarie (Robocup Mediterranean Open);
• 36 i progettisti universitari, tra cui 8 ragazze;
• 40 e oltre i prototipi robotici nell’area dimostrativa;
• 15 le regioni italiane coinvolte nel primo accordo di rete nazionale per promuovere la robotica educativa;
• 20 e più i diversi soggetti della rete laziale (Università, aziende, scuole ecc.);
• 9 le regioni di provenienza dei team italiani in gara (Abruzzo, Campania, Friuli, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana e Umbria).

Ad inaugurare la manifestazione, lunedì 14 marzo presso l’ITIS Galileo Galilei è stato Tullio De Mauro, professore emerito all’Università “Sapienza” di Roma e presidente della Fondazione Mondo Digitale che, insieme a centinaia di studenti ed insegnanti, ha visitato le aree espositive, i laboratori didattici ed i workshop presso i locali dello stesso Istituto.

La maggior parte degli stand e dei laboratori ha messo in mostra l’impegno nel campo della robotica di numerose scuole italiane. Erano anche presenti Istituti di ricerca e alcune delle più importanti aziende che operano in questo campo. Tra le scuole, particolarmente interessanti i progetti proposti dall’IIS “G. Vallauri” di Fossano (CN) tra i quali l’OmniMecTraveler, un robot a quattro ruote motrici indipendenti con rulli a 45° in grado di effettuare traslazioni laterali senza ruotare ed un’applicazione di riconoscimento vocale per il braccio robotico KUKA.

Anche l’ITIS “E. Fermi” di Roma ha proposto numerosi lavori nel campo della robotica tra i quali una simulazione di un percorso  automatizzato completo di autovelox, telepass, semaforo e parcheggio con stazione di rifornimento per vetture elettriche con pannelli fotovoltaici.

Gli studenti dell’IIS “Guglielmo Marconi” di Latina hanno realizzato un braccio robotico per giocare a filetto e un sistema robotico su 2 ruote, dotato di una telecamera, in grado di scambiare dati e informazioni in modalità wireless con una console portatile.

L’ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – ha presentato Venus, un robot  per diverse applicazioni subacquee, dalla sicurezza al monitoraggio ambientale. Con un’autonomia di 3 ore e fino a 50 metri di profondità, Venus è l’elemento base di un sistema composto da più veicoli cooperanti e coordinati, cioè uno sciame di sottomarini autonomi.

La Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ha presentato una mano artificiale in grado di manipolare un uovo: per far muovere le 5 dita con 20 gradi di libertà vengono utilizzati 15 motori elettrici, 15 sensori di posizione, 15 sensori di coppia e 6 sensori di temperatura. Il risultato è una mano artificiale con elevate capacità di presa e manipolazione.

Tra le aziende, IT+Robotics presentava due robot della serie Robovie, piccoli gioielli prodotti dalla giapponese Vstone, in grado di muoversi con grandissima agilità; Robovie-X ha di recente vinto la Osaka Robot Marathon. Tra i laboratori, sempre molto affollato quello del Museo Civico di Rovereto (TN), che proponeva attività adatte a tutte le età; in quello per i più piccini si insegnava a progettare un automa per compiere un percorso articolato mentre i più grandi erano impegnati a programmare robot in grado di riconoscere suoni e musica, eseguire coreografie e ballare.

Molto frequentato anche il laboratorio di Roboteck che proponeva soluzioni di vario tipo, tutte basate sulla scheda Arduino e tutte low cost. Martedì il laboratorio ha visto la presenza del fondatore di Arduino, l’Ing. Massimo Banzi.

Nel frattempo nella palestra della scuola iniziavano le gare nelle varie categorie, dalla Dance, al Soccer, al Rescue. Presenti anche alcuni team universitari provenienti da tutto il mondo che si sono sfidati a calcio utilizzando i robot umanoidi Nao della francese Aldebaran. Le finali si sono svolte il 16 mattina nella bellissima scenografia offerta dalla sala della Protomoteca in Campidoglio.
Come si vede nell’apposito box, la parte del leone l’hanno fatta i ragazzi degli ITIS Von Neumann e Pacinotti di Roma, mentre la gara tra i robot umanoidi della Standard Platform League è stata vinta dai ragazzi dell’Austrian Kangaroos dell’Università di Vienna.

Sabato mattina c’è stata anche la firma di un Protocollo d’Intesa tra Istituti Scolastici, Fondazioni, Enti di Ricerca e aziende private con lo scopo di stimolare e facilitare un processo di sviluppo che veda uniti tutti gli attori della filiera della robotica. Il sistema coinvolge, con modalità condivise, tutti i principali protagonisti del settore, collegando il mondo della ricerca e della produzione alle realtà scolastiche. È opinione comune tra i firmatari che nel nostro Paese la robotica rappresenti un’area di eccellenza tecnologica, educativa e industriale con enormi prospettive con un’opportunità unica e strategica per affrontare le diverse sfide. L’azione sinergica permetterà di creare una conoscenza chiara e definita dei percorsi multipli che offre la robotica, dalla scuola primaria all’industria e al lavoro. Così facendo si rinforzerà l’orientamento degli studenti verso le carriere scientifiche e tecnologiche. Simultaneamente, l’industria e i servizi della robotica potranno usufruire e influenzare le offerte educative, formative e di ricerca, in accordo con le tendenze tecniche e di mercato della robotica.
Tra i firmatari del Protocollo anche Mediterraneum-Acquario di Roma che sta realizzando il nuovissimo acquario della capitale in collaborazione, per quanto riguarda l’area specifica dei pesci robot, con l’Università Campus Bio-Medico di Roma e con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Un bellissimo esempio di pesci robot era presente all’esterno del Campidoglio con una vasca di grandi dimensioni nella quale si muovevano alcuni esemplari realizzati dal Sant’Anna, del tutto simili ai veri pesci. Questi robot saranno importantissimi nelle spedizioni subacquee, nelle ricerche sull’inquinamento ambientale, nello studio di altri esemplari marini; potranno muoversi in ambienti ostili e persino compiere lavori subacquei.

Lo studio del movimento degli animali è stato da sempre al centro dell’attenzione di scienziati e ricercatori; proprio in questi giorni due robot hanno attirato l’attenzione sia degli addetti ai lavori che delle persone comuni: lo SmartBird di Festo, e il Nano Hummingbird di AeroVironment di cui ci siamo già occupati nel nostro blog.

Ecco, infine, i risultati delle gare:
 
Robocup Junior Dance
1° posto: Robo150 – Secondo Circolo didattico di Eboli
2° posto: RoboEboli – Secondo Circolo didattico di Eboli
3° posto: Aurora – Istituto comprensivo Mozart di Roma

Dance Secondary
1° posto: Pistoia1 – Istituto superiore S. Fedi di Pistoia
2° posto: Robopan – ITT Panetti di Bari
3° posto: Pinguino – ITIS Fermi di Roma

Rescue Primary
1° posto: CSI Mappano
    Istituto comprensivo G. Falcone di Mappano (TO)
2° posto: RoboFuturistico
    Istituto comprensivo G. Falcone di Mappano (TO)

Rescue Secondary
1° posto: Delpino – ITIS A. Volta di Pescara
2° posto: Pistoia – ITTS S. Fedi di Pistoia
3° posto: Leonardo – ITIS L. Da Vinci di Arcidosso

Explorer Junior
1° posto: P.F. – ITIS Von Neumann di Roma
2° posto: Alcolista anonimo – ITIS Von Neumann di Roma
3° posto: Principessa – ITIS Von Neumann di Roma

Explorer Senior
1° posto: Truce – ITIS Pacinotti di Roma
2° posto: Kepavet – ITIS Pacinotti di Roma
3° posto: Zippo – ITIS Pacinotti di Roma

Robocup Junior Soccer Secondary Open League Field B
1° posto: SPQR – ITIS Von Neumann e Galilei di Roma
2° posto: Manetti – ITIS Da Vinci di Arcidosso

Robocup Junior Soccer Secondary Light Weight League Field A
1° posto: Lyons – ITIS Von Neumann e Galilei di Roma
2° posto: SPQR Levis – ITIS Von Neumann e Galilei di Roma

Standard Platform League
1° posto: Austrian Kangaroos dell’Università di Vienna
2° posto: Los Idalgos

www.romecup.org

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