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Non è proprio una novità, ma con l’avvicinarsi della stagione balneare potrebbe essere molto utile sia nelle spiagge dotate di personale per il salvamento, sia in quelle che ne sono prive.
Nelle prime, Dolphin 1 (così si chiama il salvagente radiocomandato), può fare valere la propria velocità: è infatti molto più veloce di qualsiasi addetto al salvamento, cane addestrato o bagnino col pedalò. Nelle seconde, può operare senza personale specializzato essendo facilmente comandabile a distanza da chiunque mediante il semplice radiocomando in dotazione, del tutto simile a quello dei giocattoli dei nostri figli. Senza contare l’eventualità di salvataggi in acque agitate, dove anche il personale più preparato potrebbe trovarsi in difficoltà e dove, se il salvataggio viene tentato da bagnanti inesperti, si rischia sempre la tragedia.
Oltre che per le spiagge, questo salvagente è adatto ad imbarcazioni grandi e piccole, porti e piattaforme petrolifere. Può anche essere utilizzato a bordo di mezzi di salvataggio, imbarcazioni o elicotteri.
Una volta che la persona in pericolo avrà afferrato le cime di Dolphin 1, potrà facilmente posizionarsi sopra il salvagente per il ritorno a riva, garantito sempre dai motori a getto del salvagente.
Il sistema funziona a batterie con un’autonomia di mezz’ora mentre la portata del radiocomando è di 500 metri. La velocità del salvagente è di 15 km/h mentre la portata è di 150 kg. L’avanzamento è garantito da due motori elettrici a getto, assolutamente non pericolosi.
Questo sistema di salvamento è economico, sicuro e facile da usare. Per tutti questi motivi è un peccato che non si sia diffuso come meriterebbe e che, specie nel nostro Paese con migliaia di chilometri di coste, non abbia trovato qualche azienda (… o qualche maker) che abbia ripreso l’idea realizzando, magari, qualcosa di ancora più semplice e innovativo.
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